Tequila “siempre”, ma anche un buon bicchiere di vino
Un altro passo importante per l’Italia: si tratta del Best Italian Wine Awards (Biwa), una classifica dei 50 migliori vini d’Italia, ideata dai sommelier Luca Gardini e da Andrea Grignaffini, presentata presso l’EnoTK, locale upper frequentato da chi, nell’immensa megalopoli messicana, vuole prendere un buon bicchiere di vino.
Tanti giornalisti, buyer, sommelier, winelover e ristoratori si sono ritrovati all’EnoTK per assistere alla presentazione della prestigiosa classifica e dell’assegnazione degli AWARDS 2013, premi speciali dedicati ai vini, alle aziende e alle persone che si sono distinte durante l’anno per aver contribuito a rendere il mondo del vino italiano un’esperienza unica, di carattere e personalità. Per scegliere i 50 vini sono stati necessari tre giorni di lavoro da parte dei giudici, che si sono confrontati con 300 vini diversi di tutte le regioni produttrici della Penisola, 200 rossi e 100 bianchi, ma tutti positivi sono stati i pareri espressi delle tante personalitá presenti all’evento, entusiasti per l’idea: alcuni rammaricati dal fatto che nel loro paese non esista qualcosa di simile; altri pronti, anche, ad investire nel progetto. E infatti, il paese del momento in America Latina è proprio il Messico, un mercato vergine dalle elevate potenzialità, latino, come noi, d’origine. Il suo gigantesco mercato interno, inoltre, sta esplodendo e, grazie al Nafta – accordo firmato tanti anni fa -, le vie commerciali per raggiungere gli Stati Uniti sono diverse e agevolate. Il tasso di crescita del consumo di vino in Messico è attestato al 13% annuo, il che, accompagnato al consistente numero di ricchezza e di ceti alto borghesi, fa di questo paese una nuova frontiera per i vini e il food italiano. Tra i vini premiati, il Trebbiano D’Abruzzo 2011 Valnetino, il Barolo Bussia Riserva 2006 Redigaffi 2010, il siciliano Faro 2008 Palari, il Barolo Prapo 2009 Schiavenza, il Barbaresco Curra 2008, e l’Oreno 2010 della Tenuta Sette Ponti.
20-02-2014