Vino biologico e bag in box tra gli scaffali

Un contributo alle vendite arriva anche, oltre che dalle bottiglie a marchio del distributore, anche dal vino biologico e dal vino bag in box, cioè di quelle confezioni da 3/5 litri di vino conservato senza ossigeno, spillabile dal rubinetto. Tra chi punta decisamente sul biologico c’è Carrefour, come ha spiegato Colombo: «Abbiamo già in assortimento 15 etichette e tra queste 5 sono vini biologici senza solfiti aggiunti.

Sono esposti a scaffale sia nella corsia del vino che in quella riservata al settore biologico, in particolare nei punti vendita dove è previsto uno spazio dedicato al BIO (planet)». Guarda con interesse al biologico anche Coop, che non dispone di corner anche se sta testando corner specifici, e Conad, come ha raccontato Frascaroli: I«l Vino Biologico sta cominciando ad essere richiesto dal consumatore e le vendite presentano trend in crescita, ma si parla sempre di numeri bassi; ad oggi non è previsto un corner specifico».  Attenzione al biologico anche in Billa anche perché le vendite potrebbero beneficiare «delle ultime modifiche in termini di regolamento comunitario (legge 203), per cui è possibile scrivere sull’etichetta del prodotto che il vino è biologico (e non più solamente le uve)». Anche Agorà Network gioca la carta del biologico, come ha riferito il buyer Massimo Cavaleri: «Testeremo sui punti vendita più grandi tre referenze di vino ottenuto con l’impiego di un sistema agricolo biodinamico di un’azienda siciliana. Al momento non prevediamo di creare un corner a parte, ma di inserire le referenze sul lineare o al massimo di posizionarle nella cantinetta evidenziandole opportunamente». Ancora sotto esame delle catene distributive l’eventuale investimento sul vino bag in box. «Il vino in bag in box si sta evolvendo da solo prodotto basico, di prezzo, a prodotto di maggior pregio, includendo anche vini Doc e per il 2014 prevediamo di aumentare l’offerta di questo tipo di prodotto» ha spiegato Bellotti del Gruppo Selex.
In Coop, al contrario, non si prevede uno sviluppo immediato del bag in box: «L’unica valutazione che stiamo facendo riguarda se cambiare il formato venduto oggi passando dall’attuale 5 litri a un più piccolo e comodo 3 litri».
Anche alla Conad osservano che il bag in box non sta avendo per ora un grande successo in Italia, a differenza di quanto avviene in Europa.

03-04-2014

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