Potassio

Macroelemento, metallo alcalino, le sue funzioni sono legate alla mobilità, abbondante nel citoplasma e regolatore di molto enzimi.

Ha svariate funzioni:

attivazione enzimatica: sono stimolati più di 50 enzimi coinvolti nella sintesi dell’amido, metabolismo dei carboidrati, ATPasi di membrana;

sintesi proteica: vari step di traduzione, lega il tRNA ai ribosomi;

fotosintesi: fissazione CO2, integrità strutturale dei plastidi, stabilizzazione del potenziale delle membrane;

regolazione osmotica: estensione cellulare, movimento stomi e foglie, cambiamenti di turgore;

trasformazione floematica: trasporto fotosintetati;

bilanciamento ionico: bilancia gli anioni immobili e mobili nel citoplasma, vacuoli, floema e xilema.

Nella pianta il potassio svolge specifiche funzioni:

utilizzato per formare carboidrati e proteine

trasporto di zuccheri e amido

aumento della resistenza alle malattie, aumento anche di vigore e durezza

aumento della resistenza agli attacchi fungini

L’assorbimento del potassio avviene mediante tre metodi:

intercettazione: assorbimento per contatto diretto tra radice ed elemento;

flusso di massa: gli elementi vengono trasportati attraverso l’acqua ed entrano nella pianta;

diffusione: vicino alla radice la concentrazione del potassio è minore rispetto a zone più lontane per cui si crea una differenza di gradiente e grazie ai moti browniani viene messo in diffusione e così entra in circolo.

Nel suolo è presente in soluzione (20-100 mg/L) , non si lega alla sostanza organica, non forma coppie ioniche, è presente sul complesso di scambio. Presente anche in una forma non scambiabile in quanto non prontamente assimilabile, ma può diventarlo nel tempo e dipende dal tipo di argille (illite e vermiculite) presenti nel suolo. Molto potassio ritorna al suolo sotto forma di residui vegetali; nella forma non scambiabile il potassio viene trattenuto dalle argille e non è più utilizzabile dalla pianta, l’unico rimedio potrebbe essere una distribuzione lenta e frazionata.

Ci sono vari fattori che influenzano l’assorbimento del potassio nel terreno:

umidità del terreno: la diffusione avviene attraverso dei canali e se il terreno è secco funziona male. L’incremento limitato dell’umidità dal 10-28% può aumentare il trasporto totale del potassio fino al 175% ;

aereazione del terreno: l’alta umidità genera l’inibizione della crescita delle radici, scarsa presenza di O2 e lento assorbimento del potassio da parte delle radici;

temperatura del terreno: basse temperature riducono la crescita della pianta e razionalizzano l’assimilazione del potassio;

pH del terreno: a pH basso il potassio ha una maggiore competizione per i siti cec (capacity exchange cation) , se i suoli sono limosi la gran quantità di potassio può resistere ai siti cec e ridurre la sua lisciviazione.

Il suolo trattiene K+ come protoni; nei terreni acidi il potassio non riesce a sostituire alluminio e ioni H+ e quindi rimane in soluzione e viene perso per lisciviazione. Nei terreni neutri il potassio scambia più facilmente ed un fattore importante è il rapporto Mg/K che risulta ottimale se si trova espresso in equivalenti (2-5 meq/100g di suolo) , in moli (1-2,5 moli/Kg) o in peso (0,6-1,5 mg/Kg). Per misurare il potassio si prendono in considerazione la C.S.C. e il magnesio scambiabile, più magnesio è presente e maggiore sarà la quantità di potassio.

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