I dessert
Dolce momento conclusivo, il dessert chiude in bellezza ogni pranzo. La dolcezza del dessert richiede sempre la dolcezza del vino, che sarà scelto in base a tutti gli altri ingredienti, come crema o panna montata, frutta fresca o secca, canditi o cioccolato. Semplici ciambelle o torte paradiso possono essere abbinate con Albana di Romagna Dolce, Moscato o Malvasia Dolce. Moscato che, nella versione spumante, è il vino da dessert, per eccellenza, delle feste, da stappare a Natale vicino al panettone e al pandoro. Non è una scelta originale, ma nessuno sa rinunciare a una coppa di profumate sensazioni odorose così familiari, riconoscibili e, forse per questo, rassicuranti. Il Moscato Spumante può anche essere abbinato a saint-honoré, pasticcini e millefoglie con la crema, accanto alle quali non sfigurano nemmeno passiti come la Malvasia delle Lipari o il Recioto di Gambellara, quest’ultimo ottimo anche con il tiramisù, arricchito dall’aromaticità del caffè.
Bavaresi e crostate con le fragole o con i frutti di bosco amano i profumi fruttati e floreali delle Malvasie rosse piemontesi di Castelnuovo Don Bosco e di Casorzo, del Brachetto d’Acqui e dello splendido Moscato Rosa dell’Alto Adige. Torte a base di frutta secca, uvetta, pinoli e fichi secchi, come il classico zelten trentino e lo strudel, si abbinano in modo perfetto con un Moscato Giallo Passito, un Vino Santo Trentino o uno dei profumatissimi Gewürztraminer, sempre passiti, dell’Alto Adige, mentre la torta sbrisolona è ottima con il Refrontolo Passito. Infine, il cacao e il cioccolato, ingredienti di tanti dessert, che per anni hanno fatto pensare ad abbinamenti impossibili. Ma non è così. Non facili da abbinare, sono ingredienti esigenti e le loro intense e persistenti caratteristiche di aromaticità e tendenza amarognola, richiedono un vino con un’ottima persistenza aromatica e grande morbidezza.
Mousse o budini al cioccolato, Sacher torte, panpepato, profiterols, pasticcini al cacao, fino ad arrivare a praline farcite in mille modi, chiudono il pasto accanto a un bicchiere di vino passito o liquoroso dolce; saranno perfetti in questo caso vini come Sagrantino di Montefalco Passito, Marsala o Porto Rosso, Malvasia delle Lipari e Moscato di Pantelleria Passito, Vino Santo Trentino e Vin Santo toscani, Banyuls e Sherry, dolci e invecchiati a lungo. Vini strutturati, dolci, dotati di grandi intensità e persistenza, adatti anche all’abbinamento con zabaione caldo, cannoli alla siciliana, panforte, pastiera napoletana, sebadas e sfogliatelle.
La grande dolcezza, la vellutata morbidezza e i meravigliosi profumi, fanno sì che li si possa apprezzare anche come vini da meditazione, in un momento di relax o chiacchierando con gli amici dopo cena. Ma non sono i soli. Seppur austeri e importanti, anche vini rossi evoluti come un Barolo o un sontuoso Amarone, possono essere degustati da soli, per apprezzarne ancora di più la maestosa personalità. Se poi si desidera rendere la conversazione più vivace e spumeggiante, non resta che stappare una bottiglia di bollicine Metodo Classico, elegante sigillo che conferma come il vino, nell’infinita gamma dei suoi colori, profumi e sapori, può regalare grandi emozioni a tavola, ma anche dopo, chiudendo in bellezza la serata.