Maxi-sequestro di Brunello

Nel giorno degli innamorati, sono stati sequestrati in una nota azienda vitivinicola in località Castelnuovo dell’Abate nel comune di Montalcino (Siena) dal Corpo Forestale dello Stato e dai carabinieri del Nas di Firenze, 445 ettolitri di vino sfuso, che doveva divenire Brunello di Montalcino Docg, vinificato in uno stabilimento enologico privo dei necessari riconoscimenti ai fini igienico-sanitari.

Dalle indagini dirette dal sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Siena, Aldo Natalini, è stata accertata a presenza di un manufatto, adibito a cantina, realizzato “in assenza dei necessari titoli abilitativi in materia urbanistico-edilizia, paesaggistica e antisismica, nonché dei prescritti riconoscimenti sotto il profilo igienico-sanitario”, fa sapere una nota della Guardia Forestale. Di conseguenza, come tutte le sostanze alimentari destinate alla vendita per il consumo umano, essendo stato il vino preparato e conservato all’interno di uno stabilimento enologico privo dei necessari riconoscimenti sotto il profilo igienico-sanitario – scrivono i militari – risulta allo stato attuale inidoneo alla commercializzazione. L’operazione ha portato al deferimento alla magistratura di due persone che “in concorso tra di loro e a vario titolo, si sono resi responsabili di violazioni in materia urbanistico-edilizia, paesaggistica e alla disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande, oltre che di infrazioni di natura amministrativa per inosservanza a norme in materia vitivinicola e di tracciabilità degli alimenti, per un importo di migliaia di euro”. “E’ un fulmine a ciel sereno ma l’illecito è amministrativo e non è riferibile in alcun modo al vino”, dice il Consorzio del Brunello. Il Presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, che ha saputo della notizia del maxi sequestro mentre era in corso il Cda del Consorzio, ribadisce, infatti, che “per quanto di nostra conoscenza il sequestro non ha nulla a che vedere con questioni che riguardano la tutela del disciplinare ma solamente a responsabilità personali esclusivamente di tipo amministrativo che, quindi, non toccano nella maniera più assoluta la denominazione”. Teme, però, “il danno di immagine in prossimità di “Benvenuto Brunello”, che si terrà fra pochi giorni (dal 21 al 24 febbraio) e che si tiene ogni anno per presentare i nuovi vini introdotti sul mercato e la proclamazione delle stelle assegnate alla vendemmia appena prodotta”, avendo tale notizia riscontrato un’audience importante su tutti i quotidiani di Toscana.

17-02-2014

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *