Sorpasso compiuto: la Cina va matta per il vino rosso e ne consuma più di Francia e Italia

La Cina sorpassa Italia e Francia e diventa il maggior consumatore mondiale di vino rosso nel 2013. Lo rende noto la Coldiretti nel commentare l’indagine resa nota a Vinexpo, la principale fiera francese del vino, che ha un’appendice a Hong Kong (il prossimo appuntamento sarà il 27 maggio), secondo la quale in Cina sono state stappate 155 milioni di casse per un totale di 1,86 miliardi di bottiglie di vino rosso nel 2013 rispetto alle 150 milioni dei francesi, ai 141 milioni degli italiani, ai 134 degli statunitensi e ai 112 dei tedeschi.

“Si tratta del risultato – sottolinea la Coldiretti – di un incremento record dei consumi di vino rosso nel gigante asiatico pari al 136 per cento rispetto al 2008, esattamente lo stesso periodo in cui, invece, si è verificato un calo del 18 per cento in Francia e del 5,8 per cento in Italia”. Data la differenza numerica delle popolazioni tra i paesi, il dato non ha molto di clamoroso, ma è comunque un evento storico che testimonia, oltretutto, l’enorme interesse dei cinesi per questo prodotto; un interesse che, come rivela una ricerca della IWSR (International wine and spirits research), ha iniziato a crescere soprattutto dal 2005. Tra il 2007 e il 2013, poi, il consumo è salito del 175,4%, mentre nello stesso periodo, in Italia è calato del 5,8% e in Francia del 18%. “Cambia la mentalità del pubblico in Cina – spiega Guillaume Deglise, direttore di Vinexpo – . Si è investito, infatti, in modo massiccio nel settore e sono state piantate molte vigne. Pertanto la distribuzione è aumentata molto in fretta”. La maggioranza del vino consumato in Cina è di produzione locale, anche se le importazioni rappresentano – conclude la Coldiretti – complessivamente una quota di mercato del 19 per cento”. Intanto, crescendo la produzione vinicola locale, molti investitori cinesi hanno acquistato tenute in Europa: soprattutto in Bordeaux, ma in qualche caso anche in Italia. Ma la passione dei cinesi per i rossi non è dovuta solo alle caratteristiche dei vini, più corposi e rotondi, ma anche proprio al colore, che, nella cultura locale, è simbolo di prosperità. “La popolarità del vino rosso, infatti, viene giustificata anche dal fatto che – sottolinea la Coldiretti – nella cultura cinese il colore rosso è associato a salute, potere e fortuna. Sta di fatto che nell’80% dei casi nei bicchieri finisce proprio un rosso, mentre i bianchi, e in particolar modo le bollicine, fanno ancora fatica ad incontrare il gusto dei consumatori.

02-02-2014

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